Le esperienze passate ci hanno formato, plasmato, indirizzato. A volte dove volevamo, altre volte no, nella maggioranza dei casi senza la nostra "approvazione". Questo perché ciò che ci capita per "caso" (anche se personalmente non credo molto al caso) è spesso proprio ciò che ci aiuta di più, anche se si rivela essere spiacevole e doloroso.
L'altra sera guardando un telefilm alla TV, ho ascoltato una domanda che pare semplice ma non lo è, e che suonava più o meno così: "Se potessi cancellare un'esperienza negativa del tuo passato, che a tuo parere ti influenza (negativamente) ancora oggi, lo faresti?"
Fino ad un paio di giorni fa avrei risposto "Assolutamente sì!" senza la minima esitazione… ma invece di limitarmi a rispondere mentalmente alla domanda, per poi archiviarla nella zona della mia mente denominata "Certezze Assolute", mi sono fermato un attimo.
Certo, alcune esperienze del passato hanno fatto e fanno male tutt'ora, ripensandoci, ma è anche vero che esse sono parte integrante del mio personale percorso di vita, che io lo voglia oppure no. Esse mi hanno cambiato, mi hanno spesso spronato e in molti casi aiutato, seppur bruscamente. Sono un po' come il generale che, il primo giorno da militare, ti urla in faccia ciò che vuole tu faccia: non è per niente gentile, ma di sicuro funziona!
Il succo della questione, alla fine, è che se eliminassi le esperienze negative che mi sono capitate, eliminerei anche tutti gli sforzi che ho fatto per superarle e che mi hanno fatto crescere, perché non è tanto il risultato che mi ero prefissato a contare, quanto lo sforzo continuo che, senza che me ne accorgessi, mi ha cambiato, migliorato.
Ringrazio quindi il piccolo incidente che mi capitò a 6 anni, così come l'ultima delusione sentimentale, perché di maestri così non ne posso trovare da nessun'altra parte.
Stefano
Ringrazio il mio caro amico Stefano che ha deciso di condividere nel mio "giardino" il suo pensiero
Sejbei
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