In Giappone i Cristiani costituiscono meno dell’1% dell’intera popolazione (quindi attorno a un milione di persone). Ciò nonostante, essendo i Giapponesi amanti dei festival e delle celebrazioni, hanno una grande tolleranza nei confronti delle altre religioni.Il 25 dicembre non è un giorno di vacanza in Giappone, ma la popolazione festeggia comunque questa giornata, anche se in un modo estremamente commerciale. Ad esempio le famiglie acquistano dei dolci, o una torta, da consumare insieme la sera a casa dopo il rientro dei familiari, e spesso la cena è a base di pollo, a causa di un massiccio martellamento pubblicitario della Kentucky Fried Chicken avvenuto negli ultimi anni.
La vigilia di Natale viene spesso presentata dai media come la giornata più romantica dell’anno, dopo San Valentino. Di solito le coppie la trascorrono insieme in qualche ristorante “in”, al karaoke o in luoghi romantici. Spesso le ragazze approfittano di questo giorno per confessare i loro sentimenti. Ecco perché se inviterete a uscire con voi una giapponese la vigilia di Natale, vi saranno quasi sicuramente implicazioni romantiche.
I regali di natale vengono scambiati sia fra partner che fra amici intimi. Di solito si tratta di regali “carini”, come peluches, fiori, gioielli o altro.
Ai buoni amici vengono anche inviati biglietti di auguri per il Natale. I regali di fine anno invece tendono a essere realizzati per ringraziare qualcuno dei favori ricevuti durante l’anno, e quindi destinati non solo a fidanzati/e o amici, ma anche a capi, insegnanti o amici di famiglia. Questi regali vengono chiamati “Oseibo”, e in genere il loro valore deve poter essere conosciuto, nella logica del “ricambierò con un regalo di pari valore”.
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